Servizi del Giorno

 

25/01/2006 

ore 16.01 

Esteri 

FINI A WASHINGTON PER CONFERMARE I SOLIDI RAPPORTI BILATERALI TRA ITALIA E USA  

HOUSTON\ aise\ - Sono solidi e vitali i vincoli d’amicizia che uniscono Roma e Washington. Questo è quanto è emerso dalla recente visita del Ministro italiano Fini a Washington. La visita che costituiva un aggiornamento dell’incontro precedente di Villa Madama a Roma con il Segretario di Stato americano signora Condoleezza Rice ha tenuto proprio a sottolineare questo perfetto rapporto d’amicizia tra Italia e Stati Uniti mettendo da parte ed archiviando definitivamente la situazione di belligeranza venutasi a creare nel secondo conflitto mondiale a tal punto che il Ministro Fini ha voluto fare omaggio all’America riconoscendole il merito d’avere riportato la democrazia nel bel Paese.
Riguardo al più recente coinvolgimento in Iraq dove i marines americani giorno dopo giorno fronteggiano le stesse difficoltà e gli stessi pericoli a fianco dei militari italiani, Fini ha notato con realismo che "la democrazia non può essere imposta come una dittatura".
Nel loro incontro cordiale e molto aperto ed amichevole il ministro italiano e la Rice hanno manifestato il comune intento affinché i loro due paesi si adoperino per raggiungere una pace stabile e duratura non solo in Iraq ma in tutta l’area mediorientale anche col coinvolgimento della Russia e di tutta la comunità internazionale e si sono dati appuntamento a Bruxelles dove parteciperanno entrambi al consiglio della NATO.
Gli eventi di cronaca appena descritti mostrano in conclusione quanto fossero stati perspicaci e lungimiranti tutti gli storici ed i politici del passato che avevano visto in un’opposizione antitetica tra est ed ovest lo sviluppo degli eventi umani per un periodo di tempo considerevole ancora a venire.
L’alleanza fra Italia ed America ma ancora più in generale fra Europa e Stati Uniti che è un punto fermo ed un caposaldo della realtà attuale ha radici lontane e che affondano già, probabilmente, nella contrapposizione fra i Greci ed Alessandro Magno ed i Persiani.
La cultura d’Atene e di Roma portata in America e la contrapposizione pericolosa per l’umanità determinatasi con la guerra fredda vede adesso la necessità dello stabilirsi fra gli alleati dell’Occidente una nuova, forte determinazione comune nel combattere e sconfiggere il nuovo pericolo costituito dal terrorismo internazionale che minaccia ancora una volta la stabilità mondiale con il tentativo di agitatori fanatici come Bin Laden di radicalizzare e di far degenerare in un conflitto di religione quello che è in effetti il conflitto limitato e regionale fra Israele ed i Palestinesi. Il mondo civile non può e non deve cadere in questa trappola ed è per questo che il messaggio di coesione e di forza che viene fuori dai colloqui di Washington lascia ben sperare in una soluzione sempre possibile. Tra l’Italia e gli Stati Uniti e più in generale tra gli alleati occidentali non ci sono incertezze o debolezze e chi minaccia l’Occidente di rappresaglie devastanti come quella di New York dell’undici settembre farà bene a calcolare attentamente le sue mosse tenendolo presente.
(ro.pucci\aise)
 

Editrice SOGEDI s.r.l. - Reg. Trib. Roma n°15771/75