DESIGNATO DA TREMAGLIA, ANTONIO CARDILLO E’ ORA PRONTO Antonio Cardillo e’ il tipico italoamericano orgoglioso dei sacrifici fatti per arrivare alla prestigiosa posizione che ha nella sua New York. “Tony” e’ il coordinatore nazionale del CTIM, il Comitato Tricolore per gli Italiani nel mondo, un’organizzazione il cui unico scopo e’ di promuovere gli interessi dei cittadini italiani che risiedono lontano dalla Madrepatria. Lo slogan che ha scelto senza alcuna esitazione e’ “DALLA PARTE DEGLI ITALIANI D’AMERICA” che e’ poi quanto ha fatto fin ora in moltissimi campi e con un’energia davvero inesauribile. La stessa cosa e’ quello che si prepara a fare a Roma, se sara’ eletto, continuando cosi’ anche nella capitale l’attivita’ per la quale e’ stato molto apprezzato fino a questo momento. Cardillo e’ appena tornato dall’Italia dopo un’esperienza esaltante vissuta durante il congresso in cui Fini ha tributato tutto l’onore che certamente meritava al grande Ministro Tremaglia. E’ proprio quest’ultimo, in un incontro avvenuto tempo addietro nella “Grande Mela”, che vide in lui le qualita’ necessarie per diventare un leader e che gli chiese di continuare ad andare avanti col suo lavoro a favore della comunita’ degli Italiani lontani dal Bel Paese. Tony ora, dopo la sua designazione ufficiale avvenuta a Roma come esponente della Lista Tremaglia, e’ entrato con decisione ed entusiasmo nella competizione per uno dei due posti per l’elezione a deputato del Parlamento Italiano disponibili per la circoscrizione dell’America settentrionale. Seguendo
fedelmente i principi e gli ideali del CTIM, Cardillo si e’ assicurato
che la comunita’ italiana d’America ricevesse tutto il riconoscimento che
certamente merita. Ha dato aiuto nel promuovere la diffusione della cultura
italiana appoggiando l’introduzione della lingua italiana in oltre cinquecento
scuole degli Stati Uniti. La conseguenza di cio’ nella popolazione americana
e’ stato un rinnovato interesse nella comunita’ italiana che ha portato
ad essa prosperita’ e gratitudine. Uno dei punti piu’ alti di questo interesse
ha coinciso col successo del Made in Italy Expo 2004 alla cui organizzazione
ha dato anche la sua collaborazione. Con quest’evento, molti Americani
sono venuti per la prima volta in contatto con la creativita’ italiana
e si sono aiutate allo stesso tempo molte ditte italiane ad introdursi
nel mercato americano. D’altra parte, conoscendo tanto lo stile di vita
italiano che quello americano Tony si e’ assicurato che le organizzazioni
che si trovano su entrambi i lati dell’Atlantico non s’approfittassero
di cittadini che sono solo alla conoscenza della propria realta’. Per questo
motivo, per esempio, si e’ occupato di salvaguardare gli interessi dei
lavoratori italiani i cui diritti erano calpestati con opportunismo da
un’istituzione finanziaria. La compagnia aveva cercato di ridurre i costi
licenziando illegalmente i propri impiegati sulla base di una legislatura
che non era applicabile. Fu allora che il candidato della Lista Tremaglia
intervenne assicurandosi che i diritti dei lavoratori fossero protetti
e che questi fossero riassunti riottenendo l’incarico che essi ricoprivano
prima del loro licenziamento.
Tony ha sempre creduto nelle doti e nella grandezza della comunita’ italiana. Per questo motivo anche al di fuori dei suoi incarichi e delle sue responsabilita’ ha fatto tutto il possibile per preservare il buon nome dei nostri compatrioti che hanno lavorato con grande impegno per anni per migliorare la loro posizione. E’ questa convinzione che lo ha spinto ad opporsi alla concessione della cittadinanza italiana onoraria a Robert De Niro i cui film sminuiscono sempre la buona natura del carattere italiano. Oltre a cio’ ha fatto di tutto affinché la comunita’ italiana fosse protetta lottando per assicurarsi che tutti i cittadini italiani che risiedono all’estero godessero di benefici assistenziali del governo estesi in tutto il mondo. Cio’ e’ stato evidente quando si e’ prodigato con successo nel far rimuovere consoli onorari nocivi ed incapaci che abusavano del loro incarico per ottenere illegalmente vantaggi personali ed ignorando il loro impegno per un servizio al loro Paese ed agli italoamenricani. Tony Cardillo segue con attenzione quanto avviene nell’arena della politica ed a proposito dei suoi concorrenti afferma che e’ certo d’essere ancora una volta favorito dalla “sua” gente di New York, come e’ gia’ avvenuto in passato, perche’ le sue idee sono quelle di un buon italiano e di un buon americano. Chi si rifiuta per esempio d’affrontare certe tematiche come quelle della guerra in Iraq lo fa, afferma Cardillo, per paura che si scopra che la sinistra italiana ha sempre condannato quanto e’ stato fatto dall’America in politica estera. Sono, dice Tony “i lupi vestiti d’agnello”, citati dalla Bibbia, che si presentano come amici di quegli stessi Americani che i partiti come Rifondazione Comunista, con i quali si schierano, hanno odiato sempre ed hanno voluto seppellire sotto gli ordigni nucleari. Quando si presentano come nostri amici credo, quindi, che si abbia tutto il diritto di dubitare della loro buonafede. Non credo, percio’, che gli elettori italoamericani siano cosi’ sprovveduti al punto da votare per i loro aspiranti carnefici. L’Italia, inoltre, e’ stata uno degli alleati piu’ importanti degli gli Stati Uniti nella guerra in Iraq e cio’ dimostra che chi e’ fuori di questa sintonia non e’ ne’ un buon americano ne’ un buon italiano. Al fine di distrarre gli elettori dalla realta’ storica ed incontrovertibile che e’ stato un ministro della destra, il Ministro Tremaglia, a darci il voto in questo momento i partiti d’opposizione italiani ed i loro rappresentanti in America stanno battendo, per esempio, la grancassa delle cosi’ dette “quote rosa”. Si vuol dimenticare che tutti i partiti italiani hanno gia’ esponenti donne e che si fara’ di tutto per accrescere il loro numero in parlamento ma, fermo restando il principio, che fare il parlamentare vuol dire svolgere un lavoro altamente qualificato e che , quindi, parlare di “quote” e’ assurdo. Per questo lavoro piu’ che ogni altro e’ importante che si segua il principio della meritocrazia e che chi e’ scelto sia nell’interesse del Paese il piu’ qualificato. Per ultimo vorrei ribattere le affermazioni della controparte in base alle quali i media sarebbero nelle mani dei partiti di governo e che , anche in America, non si rispetti la Par Condicio. Comincerei col dire che qualcuno, forse, non guarda bene RAI International che presenta, contrariamente a quanto affermato da questi, Ballaro’ e Porta a porta ma, a questo punto, e’ forse il caso d’accennare alla situazione di quasi monopolio dell’informazione per gli Italiani all’estero da parte della sinistra. C’e’ in atto, a mio avviso, un vero e proprio boicottaggio nei confronti della nostra informazione e dei nostri giornalisti. In ogni caso sono sempre stato convinto che la scorrettezza non paghi e che alla fine si ritorcera’ contro agli stessi che l’adoperano. Ho grande fiducia negli amici italoamericani che presto saranno chiamati a decidere a chi accordare la loro fiducia. Questi elettori amano l’Italia e sono certo che mi appoggeranno perche’ vedranno in me un candidato che non si e’ mai vergognato di cio’ che fa l’Italia e che e’ orgoglioso della sua bandiera e d’essere italiano. Col realizzarsi di questa prima votazione ci troviamo alle soglie di una nuova era e credo che sia ancora piu’ importante continuare a fare di tutto anche a Roma perche’ si realizzi il piu’ possibile nell’esclusivo interesse degli Italiani. ROBERTO PUCCI – PORTAVOCE-ADDETTO STAMPA CTIM-U.S.A. |