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From: QUINTINO CIANFAGLIONE [mailto:LAFAVA@msn.com]
Sent: Saturday,
April 22, 2006 7:02 PM
Preg.mi Signori
Avv. Carlo Consiglio, candidato al
Senato
Avv. Gianluigi Ferretti (se ancora vivo)
e p.c.
On.le Ministro Mirko Tremaglia, Segretario
Generale del C.T.I.M.
Ai C.T.I.M. del mondo
OGGETTO: Consiglio
sbagliato.
Voglio rispondere alle accuse che ho
ricevuto negli ultimi giorni. Chiedo scusa per la lunghezza di questa lettera,
ma spero che sia l’ultima.
E’ un capolavoro di matematica la lettera
di Carlo
Consiglio all’Avv. Ferretti. Tutto un fiorire di numeri, cifre, relazioni e
proporzioni, virgole e decimali. E’ cosi’ complicata che ci ho messo tre giorni
per venire a capo di tutti quei calcoli. Poi pero’ ho capito: era solo un po’
di teatro napoletano, senza voler offendere Toto’ ed Eduardo.
Allora, riepiloghiamo il conteggio dei
voti fatto dal Senatore, soprannominato dai canadesi o’mariuolo: “5.560 voti”
Consiglio, “oltre 3.500 voti” Cardillo, poi, direi, oltre 2.900 l’Avv.
Colarusso, 2.600 Centofanti, 2.000 il buon Vinciguerra, e in ultimo
Cianfaglione 1.600. Totale: 18.160, piu’ tutti quelli dati alla lista. Ma
allora, ragazzi, abbiamo vinto!! Presto, tutti a Roma a denunciare l’errore.
Anzi, c.d. mariuolo, telefona tu a Berlusconi e digli di non preoccuparsi che
tanto e’ lui il Presidente “del CONSIGLIO”.
Ci sarebbe da ridere ancora, se solo non
parlassimo di una disfatta. I conteggi esatti sono altri. I candidati erano
Consiglio e Centonfanti al Senato, Cardillo, Vinciguerra Colarusso e il
sottoscritto alla Camera. Ora, lo stesso Consiglio rivendica l’accoppiamento
con Cardillo, poi pero’ finge di non sapere che accoppiamento vuol dire che le
preferenze non si sommano, si dividono. Per cui i voti di Consiglio sono la
somma di quelli di Cardillo, della Colarusso e forse di qualcun altro. Quindi
quando scrivo che Consiglio e’ tornato dal Canada con 2.000 voti, sono anche
troppo buono. Inoltre, Centofanti si e’ dovuto mettere anche con Vinciguerra e,
in parte, con la Colarusso, quando questa non sosteneva Consiglio. Quindi, se
ai miei 1.600, si levano le poche decine che mi ha portato Centofanti a
Philadelphia, il resto sono tutti voti personali, presi senza accoppiamenti,
oltre a quelli che ho portato alla lista in territori dove nemmeno vi sognavate
di fare campagna elettorale, come St. Louis o Detroit. Quelli di Consiglio il
conquistatore del Canada, invece, quanti sono? Come ammesso da Consiglio,
Cardillo ha lavorato proprio bene a casa mia, New York: invece di prendere i
voti a sinistra, ha lavorato per convincere il nostro Tony Di Piazza a far dare
centinaia di preferenze a lui invece che a me. E i comunisti intanto ridono.
Quando Consiglio dice che a New York si
doveva scegliere si’ un solo candidato, ma “l’escluso non sarebbe stato certo
Cardillo”, dice un’altra sciocchezza, perche’ al momento di raccogliere le
firme io e Vinciguerra ne abbiamo portate circa 150 a testa, Consiglio una
cinquantina e Cardillo 0 (zero) e ne avrei fatto volentieri a meno se avessi
saputo con chi avevo a che fare. Comunque mi fa piacere che anche Consiglio
critica Ferretti per la scelta disgraziata di mettere tre candidati a New York.
Quanto alle elezioni per il Comites di
New York, leggo altre corbellerie. I voti furono 2.400 e anche se le preferenze
mie erano pari a poco piu’ della meta’, comunque anche quelli di lista erano
voti che avevo portato con le mie conoscenze, come sanno tutti.
Cio’ posto, riguardo il modo in cui si
devono fare i conti matematici, passiamo ad altri conti da regolare per il
futuro.
Cardillo invita alla concordia, dopo aver
seminato infamie e veleni, Consiglio tira fuori i numeri della smorfia
napoletana e Ferretti tace. Io invece, dopo essermi assunto le mie
responsabilita’ per gli errori commessi, chiedo pubblicamente quanto segue.
1)
l’arrogante
e presuntuoso Ferretti deve scomparire dal CTIM ed abbandonare
qualunque incarico di responsabilita’ nel partito. Prima di andarsene, pero’,
dovrebbe dirci, tra l’altro: a) perche’, per preferire Cardillo, ha fatto andar
via dal CTIM il neo onorevole Ferrigno (10.000 preferenze) e John Adamo,
indipendente (2.000 preferenze); b) Come sono stati spesi i soldi del CTIM in giro per il
mondo. Ad esempio, qui, dalle mie parti; c) perche’ si e’ presentato con due
ore di ritardo ai seggi elettorali? Perche’ non ha spiegato ad Alleanza
Nazionale i problemi speciali dello scrutinio all’estero e chiesto un
numero adeguato di rappresentanti di lista e invece ha lasciato gli scrutatori
di sinistra chiusi nelle stanze dei seggi, liberi di fare tutto quello che
volevano? d) Perche’ ha schierato tre candidati uno contro l’altro a New York?
e) Perche’ ha fatto finanziare il solo Cardillo, quello che partiva con meno
voti? f) perche’ ha mandato in TV Cardillo, quello con meno capacita’ nei
dibattiti? La sinistra ha eletto Bucchino, ma in TV ha mandato un oratore, la
Mangione, per romperci le ossa; g) non so delle altri parti del mondo, ma prima
di ricevere accuse, mi piacerebbe sapere, ad esempio, perche’ la lista in
Europa ha preso il 3.8 %.
2)
Cardillo,
oltre a dimettersi, deve farci conoscere la cifra esatta che ha ricevuto
complessivamente dal CTIM per la campagna elettorale, specificando le
singole poste e voci di spesa e deve pure spiegarci perche’ si e’ opposto, con
Ferretti, alla visita di Mirko Tremaglia negli U.S.A. prima
delle elezioni;
3)
Consiglio,
oltre a dimettersi, ci deve raccontare di come ha ottenuto la candidatura
grazie all’apparente successo ottenuto alle elezioni dell’ultimo Comites,
quando fece campagna elettorale insieme a Gino Ventresca, titolare di note
agenzie di viaggi e amico della comunita’, diffondendo cartelli con scritto
Consiglio-Ventresca, ottenendo cosi’ migliaia di voti. Il caso, pero’, ha
voluto che negli ultimi mesi Ventresca fosse in Messico, e cosi’ il c.d.
mariuolo canadese ha portato alla destra i voti che lui merita: pochissimi.
E taccio di altri falliti politici del CTIM U.S.A. Tra
l’altro, nella sconfitta sono stato l’unico a difendere Tremaglia per iscritto,
anche al Secolo d’Italia, mentre veniva criticato nel partito. Gli altri
“americani” si sono nascosti da vigliacchi.
Auspico, pertanto, che si realizzi una
rifondazione del Comitato Tricolore, e che si promuovano persone serie e
affidabili che lavorino da subito per la rivincita, dato che le prossime
elezioni non sembrano lontane.
Personalmente, dopo le due sconfitte del
clan Ferretti di Stanford, al CGIE 2005 e alle politiche 2006, non ho
intenzione da attendere la terza.
Viva Tremaglia! Viva lo staff di
Cianfaglione!
Quintino Cianfaglione
Ex candidato alla Camera
Coordinatore d’area del CTIM East USA (non
dimissionario, ma molto attivo e con la coscienza a posto)
PS: Cardillo, oltre a dimettersi, deve
spiegare perche’ da mesi rifiuta di pagare la fattura n. 2390 del 21.2.2006,
per $ 950 della Tees and More LLC, necessari per la
raccolta firme per Camera e Senato di tutti i candidati. Quanto a Consiglio,
forse ha dimenticato che ho raccolto firme anche per lui. Avrei fatto meglio a
lasciarlo a casa.