C’è ancora chi non si è accorto che i partiti esistono
E’ chiaro, quindi, che il candidato indipendente non e’ d’accordo e, affinché
venga rimosso tutto cio’ che lo separa dal suo seggio a Roma, propone che
si faccia piazza pulita dei partiti verso i quali e’ ovvio si senta svantaggiato.
Ci sono diversi modi d’andare da Detroit a Chicago. C’e’ chi sceglie d’andare
in auto e c’e’ chi sceglie di pedalare o di restare appiedato, come chi
eroicamente non vuole piegare il collo alla logica diabolica dei partiti.
Nel fatidico giorno delle votazioni anche quest’ultimo si trovera’ ai nastri
di partenza come gli altri, ma se poi nella sua corsa per la meta non riuscira’
a finire per primo, e’ chiaro che nessuno lo avra’ danneggiato per il semplice
motivo che nessuno gli ha negato la possibilita’ d’andare in macchina o
di sceglirsi un partito. E’ di questo che il candidato indipendente in
effetti dovrebbe accorgersi: i partiti politici esistono ed essi piacciono
tanto che, anche a voler dare loro un colpo di spugna, non si potrebbe
farlo. Questa ennesima filippica anti-Tremaglia, ritenuto evidentemente
colpevole anche dell’invenzione dei partiti, mi riporta alla mente una
delle prime vignette lette su una nota rivista d’enigmistica del Bel Paese
che presentava coi suoi tratti di penna essenziali una folla di Greci di
bassa statura tra i quali torreggia un gigante. Rivolto a questa folla
un soldato domandava:”Chi di voi e’ Ercole?” . Il titolo dell’esilarante
vignetta d’humor sottile, vagamente britannico e che ora do all’articolo
recitava quanto segue:“L’INGENUO STORICO”. Forse non a tutti, ma a me questa
scelta in una circostanza del genere e’ parsa piu’ che indicata ed, anzi,
quasi imprescindibile ed appropriata.
RO
PUCCI – PORTAVOCE ADDETTO-STAMPA CMIT-U.S.A.
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