Una rondine
(o un grillo) non fa primavera....
Lo scenario politico è al
completo mancava soltanto un grillo parlante, ora possiamo finalmente ripartire,
ma quale sarà la giusta direzione? Colpo di scena, un ottimo comico
alla ribalta di una nuova e raggiante notorietà, Beppe Grillo, che
per incanto si manifesta come se fosse l’uomo della provvidenza. È
vero la politica è una professione come tutte le altre ed è
appunto per questo chi vuole entrare in quella sfera d’azione deve sapere
dove mettere i piedi e quante difficoltà dovrà affrontare
per rimanere in equilibrio.
Questo grillo parlante, certamente
incomodo alla politica che dichiara guerra contro tutti i partiti e che
a sua volta forse l’ha già fondato un nuovo, anzi no, un suo partito.
Ora è il suo momento, tutti i riflettori sono puntati a questa nota
persona che vuole essere l’alfiere dell’antipolitica, ma al tempo stesso
a capo di un suo movimento, credo che questa evoluzione all’interno della
sinistra non è salutare ai due partiti che hanno rinunciato la loro
linea politica per fondarne un altro più robusto, sperando di avere
più consensi rispetto a quelli che hanno avuto nella passata legislatura,
certamente questa incursione inaspettata faranno saltare certi progetti
che sono in corso di realizzazione.
Questi sono gli aspetti negativi
che potrebbero condizionare una corrente politica del governo di centro-sinistra,
non solo non sono riusciti ad accontentare l’elettorato di sinistra, figuriamoci
se la condividono i partiti d’opposizione, che a causa delle loro stesse
contraddizioni la sinistra non riesce a governare l’Italia.
Comunque, non è entusiasmante
questo nuovo polverone che vorrebbe rivoluzionare la politica demolendo
tutti gli altri partiti. Il centro-destra al momento non dovrebbe preoccuparsi,
ma questa apparizione di Beppe Grillo un avventizio che vuole fare politica
contro la politica col suo stile di comunicare con parole offensive indirizzate
in modo particolare ai politici dovrebbe essere censurato non per quello
che afferma, ma come le esprime, la televisione uno strumento straordinario
capace di avvolgere l’interesse di miliardi di persone tutte in una volta,
il grillo parlante visto da questa angolazione, espone l’Italia spogliata
dal suo meritato prestigio riconosciuto da tutte le nazioni del mondo.
Ora altri problemi aggiunti a chi ha il ruolo di legittimare l’operato
di questo governo, mentre il grillo parlante si è attivato soltanto
per gettare polvere negli occhi a queste decine di migliaia di persone
accodate al nuovo Masaniello (personaggio menzionato dalla storia) fu incoronato
re di Napoli e poi defenestrato perchè incapace di governare il
suo popolo.
Lo sanno tutti che il governo Prodi
ha esaurito le batterie ed i contrasti all’interno della loro coalizione
non lasciano presagire nulla di buono, le riforme importanti non sono state
realizzate perchè la buona riforma è tale quando sono a confronto
e seguito da un dibattito al Parlamento in cui maggioranza e opposizione
impegnati per introdotte regole, norme e leggi che poi tutti dovranno rispettare.
Se non sono state fatte? I presupposti di un buon governo non esistono,
quindi nulla di fatto nella politica italiana.
Ci sono molte cose che ancora non
sono state risolte e poi la finanziaria che il governo è tenuta
a fare ed il pil nazionale non accenna a salire in percentuale, le previsioni
di un rallentamento dell’economia americana potrebbero causare danni irreparabili
se ad effetto domino. Queste previsioni, queste incertezze per il domani
non aprono nuovi orizzonti. Se l’economia italiana vuoi per un motivo o
per un altro, non è a pieno regime e non solo, ma nello stesso tempo,
tutta la politica italiana stagnante, con un governo ed i ministri che
litigano fra loro, inevitabilmente provocheranno malesseri difficilmente
sanabili nell’arco di questa e probabilmente anche della prossima legislatura.
Che cosa vuole dimostrare Beppe Grillo,
nulla da eccepire la sua professionalità nel settore dello spettacolo,
ma senza offesa in questo nuovo scenario momentaneamente un protagonista,
forse un nuovo principiante che desidera occuparsi di politica e conoscere
da vicino l’amministrazione della cosa pubblica? Certo, si accomodi, in
Italia regna la democrazia non ci sono esclusioni per nessuno, o forse
intende amplificare la percezione di cittadini contribuenti, delusi ed
aumenta a dismisura la disaffezione per la politica in generale, ma tutti
con lo stesso denominatore comune: non vogliono pagare più altre
tasse, anzi aspettano il giorno che si abbassino le aliquote, quindi un
problema non da poco, tutte queste cose sono all’ordine di ogni giorno.
Lo descrivono i giornali e l’ascolto delle varie trasmissioni televisive
sono la conferma inequivocabile che sono troppo le cose che non funzionano.
Agli inizi di questa legislatura si era parlato molto come ridurre le spese
per il funzionamento del Governo, del Parlamento e di tutte le Istituzioni,
dal Quirinale a tutti i Comuni d’Italia, ma sono state parole scritte solo
nel cartellone elettorale.
Oggi l’elettorato di destra o di
sinistra ad ogni loro domanda desiderano ottenere una giusta risposta,
ora i politici devono rendersi conto che sono tenute a dare risposte, ma
dovranno descrivere esattamente cose progettate e realizzate concretamente.
È fuori discussione, il popolo
è sovrano, alcune cose molto bene amplificate dal grillo parlanate
possono significare segnali forti indirizzati al governo, molti dei suoi
slogan sostenuti da Beppe Grillo, sono verità per conclamare una
politica sorda ed assente nell’affrontare seriamente molti dei problemi
che assillano i cittadini italiani. Ed è una chiara dimostrazione
che anziché diminuire le spese sorprendentemente sono state aumentati,
il numero dei Sottosegretari, Vice Ministri e Ministri e così via.
Gli elettori di questa generazione non sono gli stessi di cinquant’anni
fa, oggi l’Italia è cambiata e molti elettori sono intellettuali,
professionisti, imprenditori, commercianti ed operai qualificati, certe
bugie non sono più tollerabili.
Cari e rispettabili politici, i problemi
crescono, sono necessarie riforme adatte al sistema di quest’epoca contemporanea,
le nuove generazioni non sono più disposte ad aspettare, coloro
che sono stati chiamati a governare sono alle prese come affrontare i problemi
e le riforme, esempio: è assolutamente necessario spianare la strada
per offrire il lavoro ai disoccupati, ai precari per avere un lavoro a
contratto indeterminato, aumentare gli stipendi a coloro che hanno già
un lavoro, aumentare adeguatamente le pensioni soprattutto alle fasce più
deboli, pur riconoscendo che qualcosa è stato fatto, ma rimane molto
ancora da fare. Le famiglie devono essere tutelate con supporti adeguati
al costo della vita, le famiglie costituite da giovani e quelle nuove che
si formeranno non hanno ancora una casa.
I sindacati rivendicano sempre migliori
trattamenti per i lavoratori, gli industriali chiedono più incentivi
al governo per essere più competitivi nella produzione dei loro
prodotti. I cittadini desiderano avere più sicurezza, più
controlli per l’immigrazione (basterebbe fare osservare le leggi vigenti)
ma si ha la percezione di non tenerne conto. Cari politici, cari cittadini,
l’accoglienza per gli immigrati, deve essere sostenuta, ma attenzione ci
devono essere reali possibilità di un lavoro, altrimenti l’accoglienza
si trasformerà in un inferno per chi viene accolto e una sofferenza
per gli italiani perchè saranno oggetto di dovere subire il fenomeno
di una delinquenza sempre più diffusa sul nostro territorio.
La gente comune non è più libera di circolare nelle loro
città di residenza.
Bisogna che i politici scendano ai
livelli della gente per ascoltare e rendersi conto che l’introduzione dell’Euro
ha risolto determinati problemi a livello internazionale, ma nelle modalità
come è stato ed introdotto e gestito ha penalizzato i piccoli risparmiatori
italiani. È inutile insistere che il problema non esiste, se pensiamo
che il cambio iniziale tra Lira e l’Euro non fu un’operazione di convenienza,
ma una svalutazione e deprezzamento della Lira, poi i politici gli economisti
possono rispondere come vogliono, un fatto è accertato agli occhi
di tutti, con l’introduzione dell’Euro ha provocato l’aumento del costo
della vita. Non è stata un’operazione accompagnata con criteri pilotati,
ma a libero arbitrio di chiunque possedesse un’azienda commerciale o altre
attività similari sbilanciando l’equilibrio di tutto il sistema
Italia.
Con la Lira si poteva acquistare
a un prezzo abbordabile, oggi con l’Euro le stesse cose costano molto di
più, se fosse stata preventivamente regolamentata con gli opportuni
strumenti, si sarebbe potuto contenere il potere di acquisto. Al contrario
gli stipendi a vari livelli sono rimasti sostanzialmente immutati, quando
la gente diceva al governo Berlusconi, che le famiglie non c’è la
facevano più, perchè alla terza settimana erano al secco,
poteva sembrare una rivendicazione elettorale, un motivo in più
per contestare la politica del centro-destra e la sinistra soffiava per
agitare l’elettorato per manifestare la contrarietà nei confronti
del primo ministro. Ora invece, le cose si sono invertite e lo stesso elettorato
e soprattutto quello delle sinistre protestano e si agitano molto di più
ed insistentemente contro il governo, che loro hanno voluto, credendo che
avesse la bacchetta magica e le cose si fossero cambiate. Tutte queste
manifestazioni di insoddisfazione maturate in questi giorni sono a vantaggio
del centro-destra. Però non c’e da rallegrarsi in quanto le cose
partono da lontano e se la coalizione di centro-destra al momento opportuno
e se riceverà l’incarico a governare la nazione, e non si organizzerà
adeguatamente assisteremo al fallimento della politica del centro-sinistra
e poi del centro-destra, ma sarà anche il fallimento della II Repubblica.
L’ Italia ha il suo pil nazionale, è come se fosse una grande azienda
ed i soci che la compongono che credono di possedere la gallina delle uova
d’oro, vista dalla loro prospettiva, il guadagno e lavoro in abbondanza
da soddisfare tutte le richieste pur mantenendo sempre attiva l’azienda
e quindi con più convinzione rivendicheranno le loro richieste.
Forse il grillo parlante con i su
teoremi e ragionamenti mirati a penalizzare uomini politici e i relativi
partiti come se la cagione di tutti i mali relativa l’economia italiana
dipenda dalla loro incapacità e soprattutto a non soddisfare le
richieste dei cittadini, questa non è una novità, ogni governo
avrà sempre in dotazione un certo numero di oppositori. Se al governo
con le prossime elezioni ci andrà la coalizione che avrà
ottenuto il maggior numero dei consensi elettorali, verrà affidato
l’incarico a formare il nuovo governo ed entreranno nella stanza dei bottini,
s’accorgeranno che non c’è nessuna gallina dalle uova d’oro, finalmente
si renderanno conto che tutte le promesse fatte nel corso della loro campagna
elettorale non potranno essere onorate, ma costrette a rimboccarsi le maniche
a fare galleggiare nel miglior modo possibile il transatlantico.
.
Questo monito non solo per le coalizioni
di partiti e teoricamente per il grillo parlante che aspirano ottenere
democraticamente un determinato potere per governare la nazione Italia.
I partiti sono una struttura indispensabile entro la quale le persone che
si dedicano con passione alla politica e se saranno dotati da particolari
talenti saranno chiamati come risolvere i problemi, quindi un partito è
valido se costituito da uomini validi e così vale per tutte le altre
cose governate dal cervello umano. Francamente il governo attuale non può
offrire molto, sono troppe le idee discordanti tra loro e prima o poi la
corda si spezzerà e come lo stesso Prodi non l’ha negato che un
incidente di percorso potrebbe fare cadere il suo governo, di bucce disseminate
sul sentiero tracciato c’è ne sono tante, anche il più bravo
equilibrista troverà la sua buccia di banana, l’allusione è
mirata al governo attuale che ha poche speranze per sopravvivere e non
sarà in grado di governare nell’arco dell’intera legislatura, non
è il centro-destra a sentenziare, ma lo stesso popolo del
centro-sinistra che l’ha eletto.
Anche Beppe Grillo è consapevole
di una situazione difficile che rende sempre più ingovernabile il
nostro Paese, citato anche dallo stesso primo ministro Prodi, che hanno
ereditato un debito pubblico ed a dovere pagare gli interessi per un valore
di 70 miliardi di Euro ogni anno, questo è sufficiente per comprendere
le grosse difficoltà che ogni governo di centro-sinistra o di centro-destra
dovrà affrontare. Conclusione: tutte queste provocazioni, contestazioni,
rivendicazioni, ora contro la sinistra e forse domani contro la destra
non servono al nostro grande Paese. Questa grossa palla al piede rappresentata
dalla somma di 70 miliardi di interessi da pagare ogni anno è una
delle vere ragioni a causare buona parte dei mali.
Una motivazione in più che
i governi dovrebbero essere affidati ai partiti più credibili che
meglio riusciranno a impostare i loro programmi, con nuove regole, norme
e leggi che garantiranno con rigore il contenimento della spesa pubblica.
Le riduzioni degli stipendi e meno privilegi annunciati ai politici sarà
un esemplare inizio di una sana bonifica e con lo stesso principio è
d’augurarsi esteso ai dirigenti di catene di negozi e industrie che contribuiranno
a bilanciare la giustizia sociale e la decrescita del debito pubblico.
A nulla valgono gli sforzi, od a
illudersi con metodi come quelli applicati dal governo di centro-sinistra
che credono di risolvere premendo l’acceleratore per colpire ancora con
nuove tasse, ed a nulla serviranno altri sacrifici se si continuerà
a persistere con altre invenzioni o nuove alchimie politiche, con questi
criteri, l’Italia non troverà mai la giusta strada per aumentare
il livello del pil nazionale e qualunque governo che dovesse colpire con
nuove tasse sarà destinato a fallire.
Boston, 21 settembre 2007
On. Michele Frattallone
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