TRIONFANTE
RITORNO DI TREMAGLIA di Franco Giannotti
New York, 12 ottobre 2009
- La folla
entusiasta lo acclama a New York durante la parata del Columbus
Day
gridando “Mirko”, “Mirko”, “Tremaglia”, “Tremaglia sei grande”.
Preceduto
dal Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, accompagnato dai dirigenti
del Ctim e seguito dalla gloriosa banda dei Bersaglieri di Bergamo,
Mirko
Tremaglia sfila nella Quinta Strada di New York con altri 35.000
partecipanti
e più di 300.000 spettatori.
Con
voce ancora infervorata e con grande emozione ricorda ripetutamente la
presenza dei bersaglieri, suoi commilitoni di un tempo passato, che si
sono esibiti sia nella cattedrale di San Patrick sia alle sue spalle
durante
la parata terminando una delle canzoni con “…Ministro Tremaglia
bersagliere”.
Ed è proprio al ritmo della loro musica che il Ministro LaRussa
s’incamminò, fermando la parata di fronte al palco delle
autorità,
verso l’onorevole Tremaglia per riconoscerlo e abbracciarlo.
Un
ritorno veramente trionfante per il primo e unico Ministro degli
Italiani
nel Mondo, che ha sfilato tra una folla esultante assieme ai sempre
fedeli
e cari dirigenti del Comitato Tricolore (Ctim) Antonio Cardillo, Luigi
Solimeo, Nino Antonelli, Paolo Ribaudo e Benito Secchiano, accompagnati
in spirito dal Coordinatore Ctim per il Nord America, Vincenzo
Arcobelli
occupato suo malgrado al comando dell’aereo di linea con rotta ben
distante
da New York.
Ho
intervistato telefonicamente l’On. Tremaglia al termine della parata,
nel
suo albergo, dove assieme alla moglie, la simpaticissima Signora Italia
Tremaglia, cercava il meritato riposo e ristoro dal freddo (10 gradi
Celsius)
della grande mela. Riposo reso arduo dalle varie telefonate ma
maggiormente
per l’adrenalina in seguito al grande successo riscontrato. Veramente
più
che un’intervista è stato un colloquio aperto e amichevole; ecco
alcune delle domande poste al nostro Segretario Generale:
D. Onorevole
Tremaglia, come ha
trovato l’accoglienza dei newyorkesi in questa grande parata del
Columbus
Day?
R. È stata una
sensazione
straordinaria, non è la prima volta che io partecipo al Columbus
Day. Devo dire che questa volta è stata straordinaria
perché
avevo la macchina preceduta da uno striscione con la scritta Comitato
Tricolore
e Onorevole Mirko Tremaglia e per tutto il percorso ci sono state
manifestazioni
che erano veramente commoventi; tutta la gente che partecipava con il
mio
nome e poi cosa straordinaria, mai capitata, seguito da una
rappresentanza
ufficiale dei bersaglieri (trenta circa) che venivano da Bergamo e che
hanno continuato a suonare: è stata una cosa veramente
stupenda.
Hanno cominciato in chiesa, in cattedrale e hanno finito con una
canzone
dei bersaglieri che è finita con un applauso particolare e una
citazione:
“…Ministro Tremaglia bersagliere”. Perfino il Cardinale Eagan
è
venuto a congratularsi con me.
D. È rimasto
soddisfatto
allora dell’organizzazione del suo Ctim? R.
Tutto è stato organizzato in modo superlativo, tenuto conto del
brevissimo tempo a disposizione, devo dirlo, da Cardillo con i
suoi
collaboratori Solimeo, Antonelli, Ribaudo e tutti gli altri che
ricevono
le coordinate del com.te Arcobelli del Comitato Tricolore, comitato che
ha dimostrato di essere non soltanto ancora vivo, ma super vivo, in una
giornata che io definisco trionfale, che ha dimostrato come nonostante
i tentativi di dimenticarsi troppo in Italia degli italiani nel mondo,
ecco, il Comitato Tricolore fa’ vedere ancora una volta la sua
vitalità
e la sua grande capacità, come le due precedenti manifestazioni,
una quella di Marcinelle l’8 di agosto con la partecipazione del
Presidente
della Camera onorevole Fini, grande significato, e del Cgie con il suo
presidente Carrozza, l’altra quella negli Stati Uniti a Hereford,
Texas,
con il Sottosegretario onorevole Roberto Menia, ideata e portata a
termine
da Vincenzo Arcobelli ed i suoi collaboratori. Sono state
veramente
manifestazioni bellissime e commoventi. Questa di oggi la devo,
ripeto,
a Cardillo ed i suoi collaboratori. Ciò serve a continuare la
battaglia
perché la battaglia cosi si riconosce che è stata una
grande
vittoria, che abbiamo mutato la Costituzione due volte per gli italiani
nel mondo e abbiamo dato il voto a più di 4 milioni di italiani
nel mondo, quindi il tentativo che oggi si fa’ di dimenticare è
una dimostrazione che invece è vivo ed è un fatto
trionfale
ed è il riconoscimento della grande amicizia sul piano della
storia
e sul piano delle relazioni politiche tra gli Stati Uniti e
l’Italia.
Questo noi non possiamo dimenticarlo ed io sono profondamente felice e
sono commosso. Ho ripreso la forza per continuare, perché
ci sono delle tappe che dobbiamo conquistare ancora come italiani nel
mondo
e non possiamo restare cosi come siamo e questa di oggi è un
grande
successo, a parte la mia persona, ma io lo sento come un grande
successo
d’italianità e di forza politica nazionale e di alleanza, questo
è molto importante, con gli Stati Uniti d’America.
D. Quali altre tappe
sono ancora
da conquistare? R.
La forza degli italiani nel mondo non è riconosciuta; se noi
invece
alimentiamo questa grande alleanza con gli italiani nel mondo,
politicamente,
ne traiamo un vantaggio grandioso, pensa per esempio che domattina io
ho
un incontro con quelli della Ciim, un’organizzazione che io ho
costituito
quando ero ministro ed è la Confederazione degli Imprenditori
Italiani
nel Mondo e se noi la alimentiamo e la riorganizziamo questo è
un
grande vantaggio. Io ho fatto convegni che voi sapete benissimo
durante
il mio periodo con delle situazioni che sono emerse eccezionali - noi
abbiamo
395 parlamentari di origine italiana - se noi avessimo una politica di
aggancio con questi parlamentari la politica estera, non solo, ma anche
i rapporti di natura economica con il mondo e in particolare ovviamente
con gli Stati Uniti d’America, sarebbe veramente eccezionale e noi
dobbiamo
considerare che abbiamo 60 milioni di cittadini di origine italiana e
se
facessimo un grande sforzo sul piano turistico ne faremmo delle cose
eccezionali
a favore dell’Italia. Io avevo proposto di fare degli sconti
straordinari
agli italiani nel mondo e noi avremmo avuto un successo anche sotto
l’aspetto
economico.
D.
Grazie caro Ministro, è
ovvio che la battaglia, come dice lei, deve continuare e deve essere
vinta.
Le facciamo tantissimi auguri di continuo successo a suo beneficio
personale
e a quello di tutti gli italiani nel mondo.
R. Grazie a te Giannotti,
son tante cose da fare mentre
adesso si dorme. Questa iniziativa di oggi non dico che capovolge la
situazione
ma da un tocco prezioso a questa battaglia che noi dobbiamo continuare,
anche nel quadro di intensificare i rapporti e l’amicizia con gli Stati
Uniti d’America.