Intervento di Valter Della Nebbia
- 21 Nov 2005
CHE TRISTEZZA
Durante la mia mattutina recensione
giornalistica ho trovato un articolo scritto dalla consigliera Mangione
riguardante la XXXIX conferenza dell’ACTFL. (vedi aise 17/11/2005).
L’articolo inizia con “…trentanovesima
edizione della più importante Conferenza sull’insegnamento delle
lingue straniere in USA”
Ho subito pensato “che esagerata”,
evidentemente siamo già in campagna elettorale e come al solito
tende ad ingrandire le cose. Dopo tutto, se questa Conferenza fosse veramente
“la più importante” se ne sarebbe sicuramente sentito parlare lo
scorso 31 ottobre durante la riunione di coordinamento consolare degli
USA presso l’Ambasciata d’Italia a Washington. Riunione a cui hanno partecipato
tutti gli 11 Consoli, 11 Presidenti dei Comites e 5 consiglieri del CGIE-
USA. Il Primo Consigliere dell’Ambasciata, Alberto Galluccio, durante il
suo monologo sull’importanza della lingua e cultura, la necessità
di fare sistema ecc. non ha accennato minimamente alla conferenza.
Continuando la lettura mi rendo invece
conto che “ … questa volta l’Italia è presente in maniera massiccia…”
infatti, saranno presenti ICE, ENIT ecc..
Ma non vi preoccupate continua la
consigliera:
“ Anche il Consiglio Generale degli
Italiani all’Estero farà la sua parte, con un intervento, affidato
a me, alla tavola rotonda moderata dal Primo Consigliere dell’Ambasciata,
Alberto Gallucio, che ha coordinato l’exploit italiano e concluderà
i lavori sabato prossimo.”.
Perbacco! Sorgono spontanee un paio
di domande primo:
Chi ha affidato l’incarico
di rappresentare il CGIE alla consigliera?
Sicuramente non il CGIE, spero a
questo punto che non sia stato il
Consolato che non dovrebbe fare politica,
se non una di inclusione e di informazione.
Secondo: Come mai il consolato non
ci ha informati di questa tavola rotonda dallo stesso sponsorizzata e moderata?
Spero che si sia trattato di un disguido
altrimenti, qualcuno potrebbe pensare che la presenza degli altri membri
del CGIE sia considerata inutile ed insignificante o forse addirittura
scomoda.
Rimane il fatto che l’ILICA tramite
il suo presidente ha messo ha disposizione, degli insegnati interessati
a partecipare alla conferenza, 50 camere da letto. Purtroppo non tutte
sono state utilizzate. Forse distribuendo queste informazioni in maniera
capillare utilizzando i COMITES si sarebbe potuto arricchire ulteriormente
una conferenza che ha i presupposti per essere di successo.
L’articolo si conclude lanciando un
appello “… apriamo un dialogo… creiamo uno spazio nel quale si mettano
a confronto proposte ed idee”.
Ma la democrazia, la libertà
di parola la pluralità dove sono? Esistono forse solo nei discorsi
pre elettorali?
L’esclusione del resto della rappresentanza
eletta negli USA da questa conferenza sa tanto di vecchia Unione Sovietica
un partito, un’idea e poi apriamo il confronto. Negli USA, fortunatamente,
si vive secondo un altro principio “ Non condivido le tue idee ma, sono
disposto a sacrificare la mia vita purché tu abbia la possibilità
di esporle”.
Sarebbe triste scoprire che qualcuno
sacrifica il bene dell’intera comunità per sfruttare una misera
opportunità politica per racimolare qualche voto.
Che tristezza, se è vero, come
qualcuno afferma, che questa sia la conseguenza del voto all’estero.
Forse allora si stava meglio prima, quando si lavorava insieme per il bene
di tutta la comunità italiana senza secondi fini personali.
Mi rendo conto a questo punto che
il MAE con le sue istituzioni non ha ancora affrontato un discorso interno
sui possibili conflitti d’interresse durante le elezioni politiche. E’
la prima volta per tutti.
Sembra mandatario che si determinino
e diffondano precise norme sul comportamento degli impiegati del MAE onde
evitare ingerenze, involontarie e non, nello svolgimento delle elezioni.
Valter Della Nebbia, consigliere CGIE-USA
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