RITORNA IN PRIMA PAGINA

ARCHIVIO 2011
Filippo Foti ha 102 anni
Il Presidente onorario del CTIM Usa festeggia oggi il suo compleanno
L'Italiano, Lunedì 15 Agosto 2011 - Circondato dall'affetto dei 4 figli, 14 nipoti, pronipoti ed amici, Filippo Foti, nota figura della comunità italiana di Chicago, sia nel campo imprenditoriale che politico, festeggia oggi (15 agosto), sempre pimpante e ciarliero, il suo 102.mo compleanno.
Filippo Foti nasce il 15 agosto del 1909 ad Agira in provincia di Enna. In giovane età è già un seguage dell'ideologia politica Mussoliniana. All'attività politica abbina quella di imprenditore: titolare di una avviatissima pelletteria. All'età di 40 anni decide di convogliare a nozze con la sua adorata Luicia e parte per gli Stati Uniti (Chicago) dove si cimenta subito nell'attività calzaturiera creando il marchio "Foti Shoes from Italy" ed il punto vendita sotto il nome di Casa della Calzatura Italiana, proprio nel centro della comunità italiana. Dopo vent'anni decide di andare in pensione lasciando il compito di continuarne le gesta ai figli. Ha, cosi`, piu` tempo per dedicarsi alla sua passione politica, cercando di iscrivere nuovi adepti al C.T.I.M.( Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo) tanto caro all'On. Tremaglia, di cui si vanta di essere amico personale.

8 AGOSTO/ FANTETTI (PDL) A MARCINELLE: NEL 2011 UNA CELEBRAZIONE DALLA FORTE VALENZA ISTITUZIONALE
MARCINELLE\ aise\ Lunedì 08 Agosto - La partecipazione alla cerimonia di Marcinelle quest'anno è stata per il senatore Raffaele Fantetti "particolarmente emozionante sia per la forte valenza del 150 anniversario dell'Unità d'Italia che per la responsabilità di trasmettere ai numerosi presenti gli indirizzi di saluto delle più alte cariche dello Stato".
"Infatti", spiega il parlamentare del PdL eletto in Europa, "sia il presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, che il presidente del Senato della Repubblica, Renato Schifani, non potendo purtroppo essere presenti di persona per impegni improrogabili legati anche alla crisi finanziaria internazionale, mi avevano fatto l'onore di affidarmi dei messaggi personali estremamente significativi".
"Anche quest'anno, dunque", osserva Fantetti, "l'occasione del ricordo della tragedia mineraria del 1956 al Bois de Cazier è servita ad onorare degnamente ed istituzionalmente la memoria dei caduti sul lavoro, con particolare riferimento a tutti gli emigrati".
"Peccato che il nostro ministro Tremaglia non sia riuscito a raggiungerci per motivi di salute e nonostante la Sua forte volontà di esserci, come sempre", commenta rammaricato Fantetti, che poi conclude: "c'erano le corone da Lui ordinate, insieme alle nostre, quelle delle massime istituzioni della Repubblica e quelle di tante meritorie associazioni, in primis il Ctim". (aise)

FATE SENTIRE LA VOSTRA VOCE CONTRO QUESTA INDEGNITA' 
Calderoli vuole togliere il diritto di voto agli italiani residenti all'estero
Il ministro Roberto Calderoli (Lega Nord) ha presentato la bozza per una riforma costituzionale, in cui chiede l'abolizione della Circoscrizione estero.
Infatti, si legge nel testo con riferimento alla norma che prevede l'esercizio del diritto di voto per l'elezione dei parlamentari da parte dei cittadini residenti all'estero: '...All'articolo 48 della Costituzione, il terzo comma è abrogato'.
Noi come C.T.I.M., che per decenni abbiamo lottato per ottenere il riconoscimento del diritto di voto all'estero; 
noi che per primi, nel 1969, dalle pagine di OLTRECONFINE abbiamo chiesto a gran voce il voto all'estero, raccogliendo migliaia di sottoscrizioni;
noi che abbiamo avuto in Bruno Zoratto un appassionato difensore di questo nostro diritto; 
noi che abbiamo perfino nella figura del nostro Segretario Generale On. Mirko Tremaglia, il PADRE della legge sul voto all'estero, non possiamo permettere che venga resa nulla questa grande conquista di civiltà e democrazia.
La LEGGE TREMAGLIA è stata una vittoria storica, che non può e non deve essere cancellata. 
Una grande conquista democratica che ha permesso a noi italiani all'estero di godere di pari diritti dei concittadini che vivono in Italia e di esprimere il nostro contributo alla politica e alla vita del Paese.
Pertanto, NON possiamo ora stare zitti; dobbiamo compatti far sentire la nostra voce e inviare comunicati in difesa del voto all'estero e della Legge TREMAGLIA!!
Segreteria CTIM-Coordinamento Europeo
Cari Amici,
mi associo con i nostri del Nord America.
Suggerisco che forse sarebbe piu' opportuno fare un comunicato stampa o prendere iniziative come scritto sopra a livello mondiale e non solo europeo. In ogni caso avete il mio sostegno.
Saluti 
Vincenzo Arcobelli 
Coordinatore Nord America 
www.ctimusa.org 

RIFORME, MARINO (PD): IL GOVERNO DISPREZZA GLI ITALIANI ALL’ ESTERO
(NoveColonne ATG) Roma - “Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, almeno per chi abbia sempre guardato con oggettività all’operato di questo governo nei confronti degli italiani all’estero: questo Governo li ha sempre disprezzati e penalizzati, a cominciare dal suo Presidente che era arrivato diverso tempo fa a sostenere che non dovrebbero avere nemmeno il diritto di voto attivo, poiché non pagano le tasse in Italia. Dunque, il Governo, tramite Calderoli e la sua bozza, semplicemente si toglie la maschera e si mostra per quello che realmente è: l’ufficiale liquidatore della rappresentanza italiana all’estero. Ma per noi non c’è alcuna sorpresa ”. E’ quanto dichiara Eugenio Marino, responsabile del Partito Democratico per gli italiani nel mondo a commento della proposta di legge costituzionale presentata dal ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli. Marino aggiunge: “Calderoli presenta la proposta del Governo, quindi è la proposta di tutta la maggioranza. E se non si modifica subito quel testo, sarà inutile che qualcuno provi ad avanzare distinguo per prendere in giro i nostri connazionali. Se è una proposta solo di Calderoli o solo della Lega, deve essere cambiata immediatamente. Ma, lo ripeto - continua l’esponente del Pd - è tutta la maggioranza che fino a oggi ha tagliato ogni risorsa per gli italiani all’estero, ha rinviato due volte le elezioni dei Comites e messo in campo riforme che vanno nella direzione di una penalizzazione della rappresentanza anche degli stessi Comites e CGIE, senza che mai nessuno si opponesse. Questo è solo l’ultimo passo per chi ancora nutriva dubbi verso questo Governo. Vedremo cosa otterranno prima del Consiglio dei ministri il sottosegretario Mantica, il responsabile e consigliere Caselli e i vari deputati e senatori del Pdl eletti all’estero. E sottolineo - precisa Marino - cosa otterranno, non cosa diranno”. Secondo Marino, ritrovarsi privi della reale rappresentanza in Parlamento significherebbe “fare un salto indietro di almeno 10 anni, proprio mentre in altre importanti democrazie – sottolinea l’esponente del Pd - guardano al sistema articolato della rappresentanza degli italiani all’estero per rafforzare l’internazionalizzazione del Paese”. Marino però assicura: “Qualora il Consiglio dei ministri dovesse approvare la bozza per difendere gli italiani nel mondo adotteremo qualsiasi misura. Tutte quelle possibili – conclude - e che la democrazia consente in Parlamento e nelle nostre comunità”. 


RIFORME, DEPUTATI PD ESTERO: ADDIO CIRCOSCRIZIONE E’ SOLUZIONE FINALE 
(NoveColonne ATG) Roma - “L’abolizione della Circoscrizione Estero è la chiusura del cerchio di quella specie di soluzione finale che il centrodestra ha adottato nel giro di soli tre anni: i tagli progressivi e lineari alle politiche emigratorie, la mutilazione delle reti dei servizi per gli italiani all’estero, il ridimensionamento e lo svuotamento della rappresentanza e - colpo finale - l’abolizione del voto per corrispondenza e della rappresentanza parlamentare. In nessun momento della storia dell’emigrazione italiana un governo nazionale si è rapportato alla nostra diaspora in modo tanto distruttivo e perverso”. E’ la denuncia dei deputati del Pd eletti all’estero Gino Bucchino, Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini, Franco Narducci, Fabio Porta, in una nota congiunta. “Il Sottosegretario Mantica, a fronte di questa prospettiva ha dichiarato: che ‘può starci anche la proposta dell’abolizione della Circoscrizione Estero’. Questa è la dichiarazione, senza commento, del Sottosegretario Mantica che avrebbe il dovere istituzionale di garantire i diritti degli italiani all’estero, sanciti peraltro dalla Costituzione – ricordano i deputati - In un quadro di questo genere, appare ancora più grave l’errore commesso da chi ha ritenuto di ‘riformare’ la rappresentanza con la politica del carciofo, vale a dire pezzo per pezzo, con l’ormai evidente conseguenza di fare semplicemente a pezzi l’intero sistema della rappresentanza, lasciando sul terreno solo macerie”. Per venire al progetto Calderoli, “ammesso che sia qualcosa di più di un’offensiva propagandistica volta a fare uscire dall’angolo dove sono finiti governo e maggioranza, l’eventuale abolizione del terzo comma dell’art. 48 della Costituzione è grave, anzi gravissima, non tanto perché comporti l’abolizione della Circoscrizione Estero, quanto perché cancella l’ “effettività” dell’esercizio del diritto di voto degli italiani all’estero, che la Carta aveva finalmente accolto dopo decennali battaglie”.

RIFORME, CAROZZA (CGIE): UMILIAZIONE PER ITALIANI ALL’ESTERO
(NoveColonne ATG) Roma - “E’ un ulteriore schiaffo e umiliazione agli italiani all'estero, non si fermeranno le nostre lotte per l'affermazione dei diritti e per riconoscere e valorizzare la risorsa che essi rappresentano per il Paese Italia”. Questo il commento di Elio Carozza, segretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero, alla proposta di soppressione della Circoscrizione estero contenuta nella riforma costituzionale del ministro Roberto Calderoli. “La bozza di riforma – spiega Carozza – non solo cancella la Circoscrizione Estero prevista dall'art. 48 della Costituzione, costituendo un fatto gravissimo, ma ancora più gravemente elimina il sacrosanto diritto di voto di milioni di persone che vivono fuori dai confini nazionali”. “Il governo, tramite il ministro Calderoli – prosegue il segretario del Cgie – scopre le carte e finalmente viene alla luce la sua volontà di annullare, recidere e tagliare definitivamente il legame che unisce l’Italia con i suoi milioni di cittadini”. “Nel momento in cui il sistema di rappresentanza costruito per i propri cittadini che vivono fuori dai confini nazionali, viene considerato come esempio da imitare da molti Paesi europei e non, anche i più avanzati – sottolinea – si decide di smantellare tutto e di riaprire una ferita della storia dell’emigrazione italiana e del suo rapporto con la madrepatria”. 

RIFORME, MANTICA: PER RIDURRE COSTI POLITICA TAGLIO ESTERO CI PUO’ STARE
(NoveColonne ATG) Roma - Il sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo Alfredo Mantica non boccia la proposta di riforma di Calderoli che prevede, tra le altre cose, l’abolizione della circoscrizione Estero. “Insieme all’introduzione del Senato federale, alla riduzione del numero dei parlamentari e agli stipendi determinati in base alle presenze in Aula - spiega il sottosegretario - credo che, alla luce di un più che necessario taglio dei costi della politica, possa starci anche la proposta dell’abolizione della circoscrizione Estero”.

PAOLO RIBAUDO COORDINATORE DELL'INTERCOMITES USA
Paolo Ribaudo presidente del Ctim New Jersey e presidente del Comites della circoscrizione consolare del New Jersey alla riunione dell'Intercomites USA svoltasi presso il Consolato Generale di New York il 12 Marzo è stato eletto nuovo Coordinatore del Comitato dei Presidenti Comites USA.
Le nostre congratulazioni al neo coordinatore.

Il CTIM Germania ricorda Bruno Zoratto
Sono trascorsi sette anni dalla scomparsa di Bruno Zoratto, consigliere CGIE e Comites, fondatore del Comitato Tricolore degli Italiani nel Mondo in Germania e direttore dello storico Oltreconfine, ma il suo ricordo è sempre vivo, soprattutto fra coloro che l'hanno conosciuto. 
Ora più che mai, con un governo che ha dimenticato, per non dire disconosciuto gli Italiani all'estero, si sente la mancanza della sua forte presenza umana e politica, dei suoi interventi appassionati e del suo impegno assoluto nella difesa dei diritti dei connazionali residenti fuori confine.
'In quello che si fa bisogna credere, anche quando si rischia di sbagliare nel giudizio e nelle valutazioni', soleva dire Zoratto. Purtroppo, la maggioranza dei politici di casa nostra sembrano credere solo al Dio denaro. Senza valori, senza ideali.
Il vuoto da lui lasciato non si è colmato. Consci dei nostri limiti, però, noi cerchiamo e cercheremo di proseguire in quello che è stato il suo operato e impegno politico e sociale.

Mirko Tremaglia: "Da destra dico: reagite"
Secolo d'Italia - 30 gennaio 2011 -  «Ci hanno abituato a fare il contrario di quello che è la destra...Quando sento di questi scandali mi vergogno, sono cose turpi, incredibili. È una vergogna che coinvolge tutta l’Italia. Proprio per questo occorre una reazione totale a questo modo di fare politica». Parole di Mirko Tremaglia che, passando dalla Rsi al Msi, da An fino al Pdl e ora a Fli, qualcosa sulla destra dovrebbe pur saperla. Gli anni, per la sua classe di ferro 1926, si fanno un po’ sentire, eppure il decano dei parlamentari conserva ancora il vecchio spirito battagliero. «Siamo al punto – dice – che se fai il tuo dovere ti senti distrutto. Nella moralità, nei principi, nei doveri. Credo che occorra un durissimo contrattacco. Cosa penserebbe Almirante di tutto ciò? Non scherziamo. Quelli erano uomini a cui ci potevamo riferire come a degli esempi da seguire. Ricordo che quando venne accusato di ricostituzione del partito fascista tutti ci autodenunciammo per lo stesso reato. Ma era un’altra politica, erano altri uomini...». Insomma, non è questa la destra che aveva sognato il parlamentare nelle sue mille battaglie, «la stessa idea di destra che viene dal Movimento sociale italiano, che in Italia ha del resto letteralmente “inventato” la destra. Almirante, poi, aveva già aperto le porte del partito ad altre forze politiche... Ma lui era Almirante... Poi facemmo uno strappo con Alleanza nazionale. Fu una grande intuizione di Fini. In quell’occasione il presidente ha fatto molto bene. L’operazione Popolo della libertà, invece, fu fatta male, malissimo». Il perché è presto detto: «Questi colonnelli – dice – hanno continuato a seminare zizzania. Sono solo uomini in malafede. Ora non resta che essere pronti, seri e determinati. Gli italiani ne hanno piene le scatole».
RITORNA IN PRIMA PAGINA
PROCEDI ALL'ARCHIVIO 2010
.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 à è ì ò ù é